PENSARE CON I PIEDI

Il calcio come metafora della vita. Sta in questa breve frase il senso di Pensare con i piedi, questa rubrica di Nostalgia Fidelis, che inizia a prendere forma dopo aver lasciato i nostri lettori nel dubbio di fronte a una pagina che per un paio di mesi ha risposto alle sollecitazioni dei più curiosi con un secco “Nessun Risultato”, che per un luogo, pur virtuale, in cui si parla di calcio è una risposta singolare.

Il calcio come metafora della vita: Pensare con i piedi è un viaggio calcistico letterario che indagherà il rapporto tra calcio e letteratura, due mondi che solo all’apparenza sembrano lontani. Proveremo a raccontare l’epica di questo sport attraverso le pagine più belle dei grandi scrittori che da questo gioco sono rimasti folgorati e che per questo gioco hanno scritto libri memorabili e che, col pretesto del calcio, sono riusciti a raccontare molto altro.

Sebbene siano stati soprattutto gli scrittori sudamericani, spesso trasformando il calcio in una sorta di epica moderna, e, in misura minore e con modalità diverse, quelli anglosassoni a dedicare la loro attenzione a questo “genere”, cercando di narrare il mondo di emozioni e suggestioni che offre il gioco del calcio visto per lo più, come detto, come metafora della vita, non sono mancati e non mancano preziosi esempi anche nel nostro paese come Saba o Pasolini.

Il calcio metafora della vita: tra le tantissime affinità, la più significativa è, forse, l’imprevedibilità che caratterizza questo bellissimo sport così come l’esistenza di ciascuno di noi, certo, ma anche, occasione e pretesto per parlare, quasi inconsapevolmente, di ben altro, della vita appunto, in tutte le sue infinite sfaccettature, in una chiave diversa, spesso favolistica, onirica, poetica o epica.

Albert Camus disse addirittura: “Tutto quello che so della vita, l’ho imparato dal calcio”. Insomma, il connubio tra letteratura e calcio appare ben consolidato.

I vari Soriano, Galeano, Saba, Pasolini, Hornby, Cacucci, Vasquez Montalban, Riva, Brizzi, Serafini, Kapucinski costituiscono un undici ideale da schierare in campo per osservare come il calcio si trasformi in narrazione e diventi presto letteratura vera, che rimane. Un undici ideale ma non esaustivo e proveremo anche a immaginare una sorta di calciomercato letterario in cui migliorare la rosa con l’innesto di nuovi libri in grado di migliorare rosa e libreria.

Proveremo a far ritrovare tifosi e lettori, spesso inquadrati in categorie ben distinte, sotto un unico tetto, quello della letteratura di calcio, fantasticando sulla possibile diffusione della specie “lettore-tifoso” in grado di rivivere le emozioni provate allo stadio nella lettura di un buon libro e viceversa.

Pensare con i piedi non sarà solo una rubrica scritta ma avrà anche dei periodici appuntamenti dal vivo in un ciclo omonimo che prenderà forma nella sede del Circolo dei Lettori di Andria in via F. D’Excelsis 22 (info evento).

Convinti, infatti, che la bella letteratura e l’epica del calcio diventino ancora più belli se raccontati ad alta voce proveremo a raccontare la letteratura e il calcio e poi ne scriveremo in queste pagine, poi ancora racconteremo e ne scriveremo, poi racconteremo e ancora e ancora scriveremo.

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